“Il disegno è la sincerità nell'arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto.” Quello che stai osservando è il volto di Amanda Lear, cantante, attrice, conduttrice televisiva, scrittrice, pittrice e modella franco-britannica icona degli anni ’80. La particolarità di questo NFT sono le labbra con cui Amanda è rappresentata. L’opera si ispira a Il divano – Labbra di Mae West (1935) dell’artista spagnolo Salvador Dalì. Ma perché l’artista Aurora ha voluto collegare Amanda Lear e Salvador Dalí? Dalì e Lear si incontrarono per la prima volta nel 1965 nel locale parigino Le Castel. Al tempo Amanda era fidanzata con Tara Browne. Tuttavia, Dalì restò colpito dal suo fisico androgino e poco femminile, inusuale rispetto al modello di bellezza in voga a quell’epoca, e la volle assolutamente come modella. Amanda Lear diventò così la musa ispiratrice dell’artista surrealista. Nonostante la differenza d’età e il fatto che Dalì fosse sposato con Gala, tra i due nacque una storia d’amore… a tre, il famoso “Ménage a trois”. L’artista spagnolo è noto anche per essere stato colui che, nel lontano 1969, realizzò l’iconico logo della Chupa Chups, azienda fondata da Enric Bernat nel 1958. L’artista surrealista disegnò il logo, durante un pranzo di lavoro, con una forma di margherita tondeggiante, all’apparenza semplice ma dall’incredibile mix di simboli legati al contesto storico degli anni ’70. Dalí suggerì anche di posizionare il logo sopra il lecca-lecca anziché sul lato in modo che potesse essere sempre visto intatto. Questo intervento grafico portò la Chupa Chups a diventare un vero e proprio brand. Questo è uno dei più grandi esempi nella storia di brand identity.
DIVAnoLips - Salvador Dalì
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“Il disegno è la sincerità nell'arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto.” Quello che stai osservando è il volto di Amanda Lear, cantante, attrice, conduttrice televisiva, scrittrice, pittrice e modella franco-britannica icona degli anni ’80. La particolarità di questo NFT sono le labbra con cui Amanda è rappresentata. L’opera si ispira a Il divano – Labbra di Mae West (1935) dell’artista spagnolo Salvador Dalì. Ma perché l’artista Aurora ha voluto collegare Amanda Lear e Salvador Dalí? Dalì e Lear si incontrarono per la prima volta nel 1965 nel locale parigino Le Castel. Al tempo Amanda era fidanzata con Tara Browne. Tuttavia, Dalì restò colpito dal suo fisico androgino e poco femminile, inusuale rispetto al modello di bellezza in voga a quell’epoca, e la volle assolutamente come modella. Amanda Lear diventò così la musa ispiratrice dell’artista surrealista. Nonostante la differenza d’età e il fatto che Dalì fosse sposato con Gala, tra i due nacque una storia d’amore… a tre, il famoso “Ménage a trois”. L’artista spagnolo è noto anche per essere stato colui che, nel lontano 1969, realizzò l’iconico logo della Chupa Chups, azienda fondata da Enric Bernat nel 1958. L’artista surrealista disegnò il logo, durante un pranzo di lavoro, con una forma di margherita tondeggiante, all’apparenza semplice ma dall’incredibile mix di simboli legati al contesto storico degli anni ’70. Dalí suggerì anche di posizionare il logo sopra il lecca-lecca anziché sul lato in modo che potesse essere sempre visto intatto. Questo intervento grafico portò la Chupa Chups a diventare un vero e proprio brand. Questo è uno dei più grandi esempi nella storia di brand identity.